Pittore, scultore e incisore, Hassan Vahedi è nato il 10 novembre 1947 a Teheran, dove si è diplomato in pittura e scultura alla locale Accademia di belle arti. Ha partecipato insieme a letterati ed artisti del suo Paese al gruppo "Talere Iran". Giunto in Italia alla fine del 1974, ha studiato pittura con Montanarini e Trotti e scultura con Fazzini e Greco all'Accademia di belle arti di Roma. Risiede e lavora a Roma con studio in via Sirte n.40.

Ha partecipato a numerose mostre collettive e personali in Italia ed all'estero.

domenica 27 marzo 2011

Recensione di Antonio Pandolfelli, Hassan Vahedi Pittore di circostanza


Hassan Vahedi, olio su tela, 100X100, 2006

Hassan Vahedi ama definirsi pittore di circostanza, nel senso che la sua attenzione è quotidianamente attirata dagli avvenimenti che più lo coinvolgono. Quindi, un artista impegnato sui grandi temi contemporanei, attento alle vicende umane a cui guarda con senso critico e forte impegno morale.
La sua esperienza artistica nasce da lontano, dall’infanzia trascorsa nella terra di origine, l’Iran con la sua cultura millenaria, i suoi miti, i suoi eroi, la sua poesia. Vahedi non ha mai perso queste sue radici con le quali ha sempre continuato ad avere un rapporto privilegiato, fatto di fantasia, memoria, ricchezza poetica.
Venuto a Roma, dove ormai vive da molti anni, è entrato in contatto con la cultura e le esperienze artistiche europee e d americane di cui è divenuto profondo conoscitore. A questo felice incontro di mondi diversi deve la sua originalità e la sua ricchezza. La sua pittura è forte nell’impatto visivo, ricca nell’intreccio delle forme e dei riferimenti simbolici, sempre cromaticamente efficace.
Vahedi non è mai ripetitivo; in lui sorprende la continua novità delle immagini e delle soluzioni che nascono sempre da una profonda necessità espressiva. La sua pittura, a volte narrativa, ha un forte coinvolgimento emotivo, di un simbolismo sempre ricco di significati e di riferimenti culturali che attraversano la storia dell’arte trasversalmente e in più direzioni con una duttilità e libertà incredibilmente attuali ed originali.

Antonio Pandolfelli, Roma 2006

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